Esistono diverse vie per accedere al Parco Nazionale del Garpano, qualunque sia la strada prescelta per conoscere questo paradiso terrestre, ci si imbatte nella visione e nella conoscenze di elementi architettonici carichi di storia millenaria, di influenze religiose e di suggestioni popolari.
Chiese, abbazie, monasteri e santuari sono luoghi di culti e devozioni che si tramandano nella storia.
Questo è il Parco dello Spirito, fatto di fede cristiana e di credenze contadine che affonda le sue radici nella notte dei tempi.
Fin dall'antichità, la Natura splendida e misteriosa ha reso questa terra particolarmente ospitale nei confronti del sacro.
Chiese note e meno note sono presenti in tutto il territorio garganico.
Partendo da S. Giovanni Rotondo troviamo la chiesa di S. Maria delle Grazie, consacrata il 5 luglio del 1676. Qui Padre Pio ha ricevuto le stimmate.
A Manfredonia, sulla statale per Foggia, si trova la Basilica di S. Maria di Siponto, che per secoli ha custodito l'icona della Patrona (si festeggia dal 29 al 31 agosto) e la statua lignea detta "Sipontina".
Uscendo da Manfredonia si incontra, sulla via per Monte S. Angelo, S. Maria della Pace, già eremitaggio ricordato in un decreto di papa Urbano V, datato Avignone 12 giugno 1364. Nella località di Macchia vi è S. Maria della Libera e nei dintorni, di proprietà privata, S. Maria delle Grazie e Maria SS. Incoronata.
A Mattinata vi è la chiesa di S. Maria della Luce, più volte incendiata dai Turchi. L'effigie su tela della protettrice, secondo la tradizione, trafugata da pirati e sfregiata da un colpo di scimitarra, sarebbe poi miracolosamente ritornata nel suo tempio. Si festeggia il 15 settembre.
A Monte S. Angelo si vede, adiacente al battistero, noto come Tomba di Rotari, la pregevole facciata di S. Maria Maggiore. Uno degli esempi più armonici di arte romanico-pugliese, costruita tra XI e XII secolo. Nel bassorilievo sull'ingresso possiamo osservare la Vergine con il Bambino con due angeli ai lati (forse Michele e Gabriele); altre due figure rappresenterebbero, secondo alcuni, l'imperatrice Costanza, che commissionò l'opera, e suo figlio Federico II; secondo altri lo stesso autore dell'opera. Dalla chiesa il lunedì dell'Angelo e il 16 agosto muove un tradizionale pellegrinaggio verso la trecentesca chiesetta rurale di S. Maria degli Angeli.
Da Monte S. Angelo si può andare all'abbazia di Pulsano, la cui chiesa è dedicata alla Vergine e dove si venerava una icona purtroppo trafugata.
A 5 chilometri da Vieste si trova la chiesa rurale di S. Maria di Merino, meta del pellegrinaggio che il 9 maggio accompagna la statua lignea della Vergine, appartenente al XV secolo. In quel giorno la statua della Madonna viene portata a spalla con il concorso di tutto il popolo viestano. La tradizione racconta che la statua fu trovata sulla spiaggia di Scialmarino e contesa dai Viestani e Peschiciani. I cavalli che dovevano portarla a Peschici rifiutarono di muoversi. La Vergine scelse di rimanere tra gli abitanti di Vieste.
Nei pressi di Peschici si trova S. Maria di Calena, appartenente a un'abbazia benedettina fiorente nell'XI secolo e S. Maria di Loreto, la cui origine risale al 1700. Secondo la leggenda in una notte d'inverno, un veliero naufragò sotto gli scogli di S. Nicola e Manacore. I marinai videro una luce e promisero, se salvi, una chiesa alla Madonna. Il mare si calmò e la promessa fu mantenuta. Venne così costruita la prima parte della chiesa. Due secoli più tardi, nel 1923, un altro naufragio, un'altra promessa e la costruzione dell'altra parte della chiesa, nella quale si possono vedere gli ex voto degli abitanti di Peschici.
Altre chiese rurali sono quelle dell'Assunta a Canneto (Vico del Gargano) e dell'Annunziata, nei pressi del lago di Varano.
Nelle vicinanze di Torre Mileto vi è la chiesa romanica di S. Maria di Monte d'Elio. Vi sono pitture databili tra il XIII e il XVI secolo. Intorno alla chiesa vi sono i resti dell'abitato di Devia dove nel secolo XI fiorì una colonia slava, che seppe armonizzare cultura latina e cultura greca.
Nelle isole Tremiti vi è infine il Santuario di S. Maria a Mare. Fu costruita sull'antica cappella che innalzò un eremita, probabilmente il Beato Giovanni da Foligno. La cura della chiesa fu affidata prima ai Benedettini, poi ai Cistercensi, ai canonici Lateranensi... Nel 1961 è stata elevata a Santuario mariano diocesano.
La grotta del Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant'Angelo